Il Ministro dello Sviluppo economico annuncia modifiche in Parlamento e la revisione del sistema di detrazioni
Nella bozza della Legge di Bilancio 2019 c’è la proroga di un anno per tutte le detrazioni per la casa (bonus ristrutturazioni, bonus mobili, ecobonus e bonus verde). Ma l'ecobonus potrebbe godere di una proroga più lunga: ieri, infatti, nel corso del question time alla Camera, il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ha annunciato di essere al lavoro per prolungarne l'orizzonte temporale.
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Ecobonus: Di Maio promette un’ulteriore proroga
L’annuncio del Ministro arriva in risposta all’interrogazione firmata dai deputati Rossella Muroni, Roberto Speranza e Federico Fornaro che hanno chiesto spiegazioni circa la proroga annuale dell’ecobonus, giudicata incoerente rispetto alla ‘promessa stabilizzazione’ fatta dagli esponenti delle forze politiche di Governo.
Il Ministro Di Maio ha risposto che il MISE, dopo aver predisposto la proroga annuale della misura, “sta lavorando per una possibile ulteriore proroga da apportare in Parlamento, nella convinzione che un orizzonte temporale più lungo possa stimolare il settore delle costruzioni e i settori produttivi interessati a mettere in campo un'offerta più strutturata”.
Per il Ministro, infatti, “un orizzonte di medio termine potrà incidere in positivo sul tasso annuale di richieste, favorendo una migliore programmazione degli interventi e garantendo un miglior risultato anche in termini di efficienza energetica generata”.
Infine, Di Maio ha anticipato l’avvio di “un'interlocuzione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per rivedere in maniera organica il sistema di detrazioni attuali nell'ottica di premiare maggiormente gli interventi ad efficienza più virtuosi, anche in vista degli obiettivi europei”.
Ecobonus: al lavoro per nuovi criteri
Non è chiaro se la modifica dei requisiti di accesso all’ecobonus, annunciata da Di Maio, andrà nella direzione delineata dalla bozza di DM diffusa nel luglio scorso che ipotizza dei massimali specifici di costo per singola tipologia di intervento. Si tratta di una spesa onnicomprensiva, i costi indicati nella tabella riassuntiva sono comprensivi di Iva, prestazioni professionali e opere complementari relativi all’installazione e alla messa in opera.
Ad esempio, con i nuovi massimali di costo, per la sostituzione di una finestra in zona climatica A, B o C, sarà ammessa alla detrazione una spesa fino a 350 euro al metro quadro (450 euro per le zone climatiche D, E ed F). Se il costo dei lavori supera i 350 euro a metro quadro, la parte eccedente non sarà conteggiata ai fini della detrazione.
La bozza di DM risale a diversi mesi fa; l’attuale Governo, però, non si è espresso in maniera esplicita sul provvedimento. Bisognerà, quindi, aspettare per capire se i contenuti della bozza verranno recepiti o se saranno modificati, accogliendo le istanze degli operatori del settore.
L’Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell'Involucro e dei serramenti (UNICMI), pur apprezzando la proroga annuale che “sgombra dal campo la ventilata possibilità di abolire le detrazioni, restituendo un minimo di certezze all’intero sistema industriale italiano dei serramenti” ha annunciato che si attiverà per condizionare i contenuti dei decreti attuativi che disciplineranno la pratica delle detrazioni nel 2019.
Unicmi, “attraverso una capillare opera di sensibilizzazione dei Ministeri competenti, cercherà di scongiurare l’introduzione degli elementi gravemente distorsivi (come l’indicazione di un prezzo massimo dei serramenti) contemplati dalla bozza di DM (previsto per il 2018 ma mai emanato) che rischierebbero di premiare esclusivamente prodotti di scarsa qualità provenienti dall’estero. Caldeggerà, invece, l’introduzione di regole certe che valorizzino la corretta posa in opera dei serramenti negli interventi disciplinati dalle detrazioni”.
Ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili e bonus verde: proroga al 2019
La bozza della Legge di Bilancio 2019 prevede la proroga al 31 dicembre 2019 del bonus ristrutturazione 50% e del bonus del 50% per mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all'arredo degli immobili oggetto di ristrutturazione.
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Proroga di un anno anche per l’ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico, sia di quelli detraibili al 65% che di quelli per i quali già dal 1° gennaio 2018 l’aliquota è scesa dal 65 al 50%.
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Anche per il 2019, quindi, gli interventi che continueranno ad usufruire della detrazione 65% sono:
- installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
- sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
- l'acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100mila euro, a condizione che l’intervento porti a un risparmio di energia primaria pari al 20%;
- l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione.
La detrazione è al 50% è prevista per le spese relative a:
- acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
- acquisto e posa in opera di schermature solari;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a biomassa e caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A di prodotto prevista dal Regolamento delegato (VE) N. 811/2013;
- acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30mila euro.
Proroga al 2019 anche per il bonus verde che prevede una detrazione del 36% per gli interventi di sistemazione a verde di giardini e terrazzi.
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La bozza della Manovra 2019 non parla del sismabonus che, senza necessità di proroghe, continua a funzionare con le stesse regole fino al 31 dicembre 2021.
Sport Bonus 2019: aumenta al 65% il credito d’imposta
La bozza della Legge di Bilancio 2019 prevede, una volta ottenuto il via libera della Ragioneria Generale dello Stato, la proroga di un anno dello Sport Bonus con alcune novità.
La Manovra 2019 allarga il credito d’imposta alle nuove realizzazioni di impianti sportivi, accanto alle ristrutturazioni di quelli esistenti e aumenta la percentuale del credito d’imposta: mentre nel 2018 è previsto un credito d’imposta del 50% nel 2019 si passerebbe al 65%.
Si legge, infatti, che “le erogazioni liberali in denaro effettuate da privati nel corso dell’anno solare 2019 per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture spetta un credito d’imposta in misura pari al 65% delle erogazioni effettuate, anche nel caso in cui le stesse siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari degli impianti medesimi”.
Il credito d’imposta nel 2019 sarà riconosciuto anche alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 20 per cento del reddito imponibile ed ai soggetti titolari di reddito d'impresa nei limiti del 10 per mille dei ricavi annui, e sarà ripartito in tre quote annuali di pari importo.