Ecco i percorsi universitari avviati in attesa della riforma della professione. I Geomobilitati chiedono di rinominare i CAT
Aumentano le università in cui sarà possibile conseguire la ‘laurea per geometri’; si aggiunge, infatti, all’elenco l’Università ‘Sapienza’ di Roma.
Ad annunciarlo il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL) che, in vista del futuro anno accademico nell’università “Sapienza” di Roma, ha elaborato dei piani di studio per i prossimi diplomati al CAT (istituto tecnico settore Tecnologico, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio) interessati al conseguimento di una laurea professionalizzante a loro dedicata.
Laurea per geometri: i percorsi già avviati e in fase di avvio
Il CNGeGL ha ricordato che tra le lauree professionalizzanti rivolte ai neo diplomati e futuri geometri già avviate ci sono quelle presso l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli Studi di Udine, il Politecnico di Bari, il Politecnico delle Marche. Sono in programma, invece, per l’anno accademico 2019/2020 anche le lauree professionalizzanti presso l’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”, l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, l’Università degli Studi di Brescia, l’Università degli Studi di Cagliari, l’Università degli Studi di Foggia, l’Università degli Studi di Palermo, l’Università degli Studi di Trento.
Prima ancora, per gli studenti dell’istituto tecnico CAT, sono stati avviati dei percorsi accademici nelle classi L7 (Ingegneria civile e ambientale), L17 (Scienze dell’architettura), L21 (Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale) e L23 (Scienze e tecniche dell’edilizia), che ‘anticipano’ la riforma dell’accesso alla professione di Geometra voluta dal disegno di legge AS57, attualmente in discussione in Senato.
Si tratta dei corsi di laurea triennale in “Costruzioni e Gestione del Territorio” in classe L7 (Ingegneria Civile e Ambientale) a Lodi, Mantova, Reggio Emilia, Rimini, Como e Sondrio, avviati in precedenza, in collaborazione con gli atenei di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE) e della Repubblica di San Marino (a cui si aggiungerà nei prossimi mesi anche Lecco). Con lo stesso intento, infine, in passato è stata siglata l’intesa con l’Università Telematica Uninettuno, che ha portato alla nascita dei Poli tecnologici a Grosseto, La Spezia, Olbia, Siena e Torino.
Laurea per geometra: la proposta di legge nazionale
Ricordiamo che il primo giorno di lavori della nuova Legislatura, il 23 marzo 2018, è stata presentata, dalla Senatrice Simona Flavia Malpezzi, la proposta di legge sulla ‘Laurea del Geometra’ che attende di essere assegnata alla commissione competente.
La proposta riprende un percorso già avviato nel settembre 2016 quando, sempre a firma della Malpezzi, il testo di riforma del percorso di accesso alla professione di geometra era stato presentato alla Camera dei Deputati. Il cammino del ddl era, però, stato interrotto dalla fine della Legislatura.
Il ddl prevede che per accedere alla professione di geometra sarà obbligatorio il possesso della laurea triennale conseguito dopo uno specifico corso di laurea di natura professionalizzante, cioè contenente insegnamenti e attività formative in grado di far acquisire le competenze per l’esercizio della libera professione e la padronanza dei metodi scientifici generali.
Il corso di laurea sarà abilitante. Questo significa che l’esame finale del diploma di laurea sarà equiparato ad un esame di stato. Dopo averlo sostenuto, i laureati triennali saranno abilitati all’esercizio della professione di geometra.
Il tirocinio sarà quindi svolto all’interno del corso di laurea e dovrà avere una durata almeno semestrale. Denominazione, classe di appartenenza, obiettivi formativi e ordinamento didattico del nuovo corso di laurea saranno definiti con un decreto ministeriale ad hoc entro tre mesi dall’approvazione della legge.
Riforma della professione, Geomobilitati: rivedere la denominazione dei CAT
Mentre il Consiglio Nazionale è al lavoro sul fronte universitario, i Geomobilitati chiedono, ai competenti Ministeri del Governo ed alle Autorità Scolastiche di riferimento, il ripristino della parola “Geometra”, come prefisso, negli Istituti Costruzioni Ambiente e Territorio (CAT).
Secondo i Geomobilitati, con la riforma attuata dal Ministro dell’Istruzione del 2008, Maria Stella Gelmini, gli Istituti tecnici hanno subito un riordino molto significativo, sia nella propria organizzazione che nell’insegnamento delle materie: si è data, quindi, vita al nuovo istituto da cui è stata eliminata la parola ‘geometri’. Per la Federazione Nazionale dei Geometri questa modifica potrebbe aver contribuito alla vertiginosa flessione (intorno al 25%) delle iscrizioni.
Per queste ragioni chiedono di ristabilire il vocabolo Geometra, come prefisso agli attuali Istituti Tecnici CAT e di dare vita ad una intensa attività di marketing per la professione del geometra, incentivando a livello nazionale, quanto già messo in campo negli ultimi anni.